Titan Trigger Fish searching SandIl Pesce Balestra Titano è l’esemplare più grande della sua famiglia, può raggiungere il metro di lunghezza, ha una forma a largo ovale e dispone di solidi muscoli. Lo si incontra normalmente in immersioni diurne, mentre si ciba di ricci, coralli duri, crostacei e vermi di mare. Il suo nome deriva dalla pinna dorsale che erge immediatamente quando si sente in pericolo o quando dorme, usandola per incastrarsi in sicurezza tra i coralli o nelle spaccature delle rocce. In Thailandia è molto facile incontrarli in quasi tutte le immersioni, specialmente se su fondi parzialmente sabbiosi, dove mettono in pratica la loro peculiare tecnica per procurarsi il cibo. Li si vede, infatti, perpendicolari al fondo che, con potenti “soffi” d’acqua dalla bocca, smuovono la sabbia scoprendo e mangiando le piccole creature che vi si celano. Spesso sono circondati da altri piccoli pesci di barriera che cercano di approfittare di quanto smosso dal fondo grazie alla sua tecnica di caccia. La colorazione del Pesce Balestra Titano è un giallo sporco, picchiettato di scuro, con venature di nero intorno alle pinne, relativamente piccole. Gli occhi possono muoversi indipendentemente e sembrano avere venature rosse al loro interno. Il suo muso e la bocca sono talmente resistenti da non aver alcun problema a rompere e cibarsi dei ricci di mare, di cui va ghiotto, che spesso si trovano nei fondali della Thailandia. Se vi è mai capitato di pungervi con un riccio di mare, capirete sicuramente quanto debba essere resistente la pelle di questo Titano! Normalmente non si curano troppo dei subacquei e, se ci si avvicina mentre mangiano, tendono a continuare imperterriti o si allontanano in cerca di zone più tranquille. Prevalentemente sono pesci solitari, tranne che nel preriodo dell’accoppiamento dove li si incontra in coppie, e molto gelosi del proprio territorio. Se un altro Titano più piccolo invade la sua area, sarà attaccato vigorosamente ed inseguito fino al suo definitivo allontanamento.  Titan Trigger Fish, Cleaner Wrasse L’unico periodo in cui il Pesce Balestra Titano diventa realmente molto pericoloso anche per i subacquei è quando protegge i suoi piccoli nel nido. Egli non esita, infatti, ad attaccare qualunque essere, grande o piccolo che sia, che entri in quella che considera la sua area di rispetto. Il nido è normalmente sul fondo sabbioso, e lui considera un cono rovesciato, con vertice nel nido e che si estende fino alla superficie, quale sua area di sicurezza. Quando si tratta di difendere quest’area non ha paura di nulla, e morde ed insegue il malcapitato sino a spingerlo al di fuori del suo dominio. Mentre inavvertitamente ci si avvicina al limite di quello che è considerato da un Titano il proprio dominio, si potranno ricevere un paio di “attacchi d’avvertimento”, dove il Titano nuoterà velocemente verso il subacqueo per poi deviare ed allontanarsi. In questo caso è meglio cercare un passaggio alternativo, allontanandosi da quella zona, in quanto, procedendo, si verrà attaccati realmente e da denti in grado di rompere il corallo più duro. Occasionalmente sono stato attaccato da questo “pesce pazzo” e ricordo ancora quando dovetti attraversare un canion sabbioso dove più di un Titano stava proteggendo il proprio nido, con il risultato di trovarmi una pinna con qualche pezzo in meno alla sua estremità. Il mio suggerimento è di essere vigili, fare sempre molta attenzione e seguire il Divemaster che saprà nel caso come comportarsi. Nell’accoppiamento i Pesci Balestra Titano eseguono una danza di corteggiamento, poi la femmina depone le uova nel nido ed il maschio le fertilizza. Da quel momento la femmina resta a guardia del nido e dei suoi piccoli, fino a quando, un pò cresciuti, li accompagna alla barriera corallina più vicina dove cresceranno, cibandosi di zooplancton, fino a quando saranno anch’essi in grado di mordere il corallo e “soffiare” nella sabbia.